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Sante De Sanctis (1862-1935) ha avuto un ruolo determinante nella fondazione e nell'affermazione della psicologia scientifica in Italia, impostando lo studio sperimentale dei fenomeni psichici e avviando l'autonomia istituzionale della disciplina. Può essere considerato a pieno titolo uno "scienziato del sogno", di cui propone un paradigma di ricerca empirica, superando le concezioni ottocentesche che lo avevano visto come un fenomeno apparentabile alla suggestione e all'ipnosi, oppure dovuto a un alterato funzionamento del sistema nervoso. Il suo scritto più celebre, "I sogni" (1899), esce pochi mesi prima della "Traumdeutung" di Freud, che lo cita a proposito dei rapporti tra sogno e malattia mentale. De Sanctis tornerà a occuparsi di sogni nel secondo decennio del Novecento, a partire da un'analisi critica della "Traumdeutung" e della psicoanalisi. Questo volume presenta per la prima volta al pubblico italiano un significativo saggio del 1922, "Psychologie des Traumes", scritto originariamente in tedesco, che aggiorna e amplia il modello del 1899. Segue "Nuovi contributi alla psicofisiologia del sogno", del 1933.